Parlano di progresso i protagonisti dell’ultimo Talk, l’innovazione che si esprime nella crescita e nella trasformazione di servizi, prodotti e sistemi pensati per semplificare la vita di tutti i giorni.
Gli startupper devono essere in grado di adattarsi ai tempi. Le conoscenze pregresse sono un trampolino di lancio, costituiscono il terreno fertile in cui far maturare le idee a venire.
In questo modo quello che è passato, che è divenuto tradizione e storia, non cade in disuso, ma invece diventa la premessa necessaria per andare avanti e creare innovazione.
L’epoca del Covid ha insegnato anche questo: nel momento della massima incertezza sociale e lavorativa, gli obiettivi raggiunti non cancellano con un colpo di spugna tutti gli sforzi fatti. Si modificano invece, assumono altre forme e dimensioni. Fanno di necessità virtù e infine realizzano qualcosa di inaspettato, una rivoluzione in ogni particolare campo di applicazione.
Così le idee che raccontano i protagonisti di questo Talk sotto un certo punto di vista non dicono niente di nuovo. Perché rivolgono l’attenzione ai settori di cui la medicina, l’agricoltura, lo svago e il benessere si sono sempre occupati, anche in passato. Ma ad aggiungere un tassello ulteriore adesso nel presente è invece il tocco di contemporaneità, la capacità di saper rendere nuovo e innovativo un prodotto che affonda le sue radici nel passato.