Notizie

20 Ott, 2020
Fra prima challenge e presentazione delle idee innovative dei team è partito alla grande il III ciclo di Unicalab, il contamination lab dell’Università della Calabria
Categorie: Network

Grande spirito di iniziativa e forte gioco di squadra caratterizzano le prime, ma già interessanti e determinanti, battute del III ciclo di UniCaLab, il percorso di formazione finanziato dal Miur per sviluppare idee innovative di impresa, nonostante il suo svolgimento in modalità virtuale per via del Covid.

Il primo ottobre il corso è stato presentato ai cento ammessi a frequentare questa edizione del contamination lab. Nei giorni successivi i neo-clabber hanno già formato i team e lavorato alla presentazione delle idee innovative di impresa che hanno sottoposto al board di progetto. Queste idee le svilupperanno, molto probabilmente modificandole, grazie alle skill che acquisiranno durante l’Academy, la fase di formazione che insegnerà loro come trasformare un progetto in una potenziale startup.

Ad inaugurare l’Academy è stato l’incontro con Ivan Ortenzi, Chief Innovation Evangelist di Bip, appassionato di Corporate Innovation e Corporate Creativity, che ha tenuto per i clabber una master class su visione innovativa e team, innovazioni nel mercato e value proposition design.

Fra le attività formative di UniCaLab figurano le challenge, un modo particolare e divertente per far cimentare i clabber nella ricerca delle soluzioni migliori per dei problemi posti dalle aziende che sono state coinvolte da UniCaLab. Vince il team che avrà avanzato le proposte migliori per le sfide lanciate.

La prima si è svolta qualche giorno fa con un’importante azienda del settore green, Calabra Maceri, che, illustrati i problemi e i gap rintracciati nel processo di produzione, ha proposto ai team di UniCaLab due sfide: una riguardante il modo in cui innovare la relazione con gli utenti finali e l’altra relativa alle soluzioni per migliorare la percezione degli impatti ambientali dell’operato.

Una challenge che ha visto i corsisti di questo III ciclo di UniCaLab impegnati a lavorare alacremente, sfoderando tutte le capacità creative possedute e facendo molta leva sulla multidisciplinarietà dei team per proporre le soluzioni migliori e vincere la challenge.

Se il buongiorno si vede dal mattino, il Liaison Office d’Ateneo che promuove il corso, dati i primi riscontri, è pronto a scommettere che anche questo ciclo di UniCaLab è partito molto bene e lascia presagire ottimi risultati.

I team che si sono formati sono 16, tutti rigorosamente all’insegna della “multidisciplinarietà” resa possibile dalla partecipazione di studenti e laureati provenienti da tutte le aree disciplinari con una notevole percentuale di studenti di Economia e una interessante rappresentanza del corso di Storia dell’Arte. Fra i clabber anche studenti stranieri provenienti da Cina, Russia, Brasile, Bulgaria e Paraguay. Dunque una “contaminazione” di idee, conoscenze e culture molto variegate che assicura un percorso stimolante e ricco di confronti costanti.

Dopo l’Academy, le idee progettuali con maggiori potenzialità di sviluppo imprenditoriale accederanno alla fase di Pre-Acceleration, della durata di 3 mesi, che si configura come un percorso basato sul lavoro di gruppo, fortemente orientato a rafforzare il processo di sviluppo dei progetti definiti. E, infine, avrà luogo una competizione basata su una pitch session durante la quale verranno presentate le idee progettuali ad esperti interni ed esterni (potenziali investitori quali business angel, acceleratori) al fine di premiare 3 gruppi che seguiranno il percorso di accelerazione.

Le 3 idee vincitrici si aggiudicheranno servizi di incubazione gratuita nello spazio di co-working di TechNest, l’incubatore di startup innovative dell’Università della Calabria, servizi di mentorship e un budget di 3mila euro da spendere in viaggi e trasferte, pubblicità e divulgazione verso i target, focus group con potenziali clienti.

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE…

 

Share This